mercoledì 15 luglio 2009

HARRY POTTER e il Principe Mezzosangue - Mah... che dire...

Sembra impossibile che dopo sette libri di successo mondiale, e cinque adattamenti riuscitissimi, la trasposizione del sesto capitolo della saga di Harry Potter possa deludere.
Eppure è così.
“Deludente”, con mio grande, immenso rammarico, è l'unica parola che ben descrive questo film, potenzialmente eccellente, ma di fatto privo di reali suspense ed inventiva.
Troppo manca del fascino del libro e anche della sua sostanza, dato che viene lasciato spazio eccessivo ad eventi marginali accennando appena alcuni degli aspetti più cruciali.
Così la pellicola non riesce, come invece riuscivano le precedenti 5, a sopperire degnamente agli indispensabili tagli che il linguaggio cinematografico impone a quello letterario.
Tutto il ritmo che sembra trasparire dal trailer resta nel trailer... e non c'è niente di peggio che vedere in soli due minuti le scene migliori di due ore e mezza di film.
A onor del vero, il primo tempo è assai gustoso, ma sembra soltanto una lunga premessa a qualcosa di sostanzioso che deve ancora succedere.
Dopo, però, si ha davvero l'impressione che succeda poco, troppo poco, e a questo non ci avevano abituato i precedenti capitoli su grande schermo.
Cos'è successo a Steve Kloves, sceneggiatore di tutti gli adattamenti? Che si sia stancato?
E dire che sembrava aver assimilato così bene l'universo creato da J. K. Rowling, fino ad ora.
E dire che sono corsa a vedere il primissimo spettacolo pomeridiano nel primissimo giorno di programmazione...
E dire che... mah, che dire...? Peggio per me.
Ma voi siete ancora in tempo per NON correre al cinema. Sigh...

UNA NOTTE DA LEONI - Stupefacente

Prendete l'umorismo un po' greve di Animal House, quello più elegante e sottile di Fandango e un pizzico di surreale da Cose molto cattive. Ora shakerate il tutto.
Se siete degli abili barman, ne verrà fuori il perfetto cocktail che il regista Todd Phillips e gli sceneggiatori Jon Lucas e Scott Moore hanno saputo servire a noi che ci ubriachiamo col grande schermo.
Regalandovi la visione di questa folgorante commedia, uscirete dal cinema ebbri di contentezza.
Proibito essere astemi quando gli ingredienti del cocktail sono montaggio ritmato, attori in parte, battute brillanti, situazioni paradossali e risate, risate e ancora risate. Sane, genuine e gustosissime.
Il pretesto del viaggio-sballo per l'addio al celibato non è nuovo, nella filmografia americana. Ma qui è reso originale dalla solidità di una sceneggiatura e dal brio di una regia che non ti lasciano un minuto di pausa, trascinandoti in una corsa contro il tempo e a ritroso, in una giostra popolata da personaggi di volta in volta assurdi, imprevedibili e, comune denominatore, divertentissimi. Sembrava la solita commediola senza sostanza, e invece no, la sostanza c'è e ha un buon sapore.
Bevete d'un fiato Una notte da leoni: sbornia sì, ma di classe!

CORALINE e la Porta Magica

Questa affascinante pellicola in stop-motion, dalla perfetta realizzazione tecnica e registica (by Henry Selick di Nightmare before Christmas, n.d.r.), sa mantenere tutte le aspettative che un racconto di suspense, in equilibrio tra sogno e realtà, ci può trasmettere.
Superbamente diviso tra brivido e stupore, lo spettatore viene attirato nel mondo di Coraline, una ragazzina “tosta” e annoiata dalla forzata solitudine, che casualmente scopre una realtà parallela.
Qui la vita imita il suo quotidiano, ma in modo molto più colorato, divertente, allettante. Almeno in apparenza.
Gli aspetti più terrificanti della storia, tratta dall'omonimo romanzo di Neil Gaiman, vengono svelati man mano con buon ritmo e giusta dose di tensione.
E non ci vengono risparmiati solo perché i possibili spettatori sono dei bambini.
A loro non viene nascosto nulla, né dei genitori distratti (moderno incubo di solitudine fanciullesca), né gli oscuri misteri che si celano dietro un aspetto ingannevole, né la malvagia potenza di una matrigna possessiva e crudelissima.
Brividi a volontà vengono elargiti ai piccoli che, col loro sguardo avido di meraviglie, accompagneranno Coraline nella sua avventura.
E alla fine verranno ripagati, tanto dalla bellezza delle immagini, quanto dalla vittoria, come è giusto che sia, della protagonista in lotta contro surreali avversità.
Agli adulti, intanto, il compito assai facile di afferrare la morale... e farne tesoro.